Con il titolo Impronte: memorie sonore, dal 16 luglio al 28 settembre 2024 la 42° edizione del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, organizzato dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia con la direzione artistica di Alessandro Taverna, esplorerà la dimensione della musica quale memoria collettiva che ha fatto di Portogruaro un unicum nel territorio, imprimendo un’impronta decisiva nei luoghi culturali della città e dell’area orientale della città metropolitana di Venezia.

La memoria è una dimensione che si nutre dell’osservazione sensibile di tracce lasciate da esperienze pregresse. Nella medesima prospettiva si inserisce il cammino musicale che si snoda a Portogruaro da oltre 40 anni: un particolarissimo percorso di memoria, contrassegnato da impronte lasciate da autori, interpreti e creazioni. Questi segni e queste impronte musicali si traducono in ricordo e innescano un viaggio spirituale che va dal corpo all’anima. La memoria non è fine a sé stessa: serve anche come stimolo che ci proietti verso nuove ricerche e ci aiuti a riflettere sul futuro della musica.

Il concerto di anteprima del Festival, in programma martedì 16 luglio alle ore 21.00 presso il Teatro Comunale Luigi Russolo, sarà tenuto dall’Orchestra di Padova e del Veneto, compagine in residenza per il primo Workshop per giovani direttori d’orchestra tenuto da Marco Angius e dedicato all’approfondimento delle Sinfonie di Beethoven. Molti altri gli altri artisti coinvolti, tra tutti Luca Magariello ed Enrico Bronzi, Ingrid Fliter, Fabien Thouand, Sergej Krylov, Ivan Rabaglia, Guglielmo Pellarin, Anton Dressler, Christine Hoock, Tommaso Benciolini, Coro Glemonensis, Coro del Friuli-Venezia Giulia, Coro Polifonico di Ruda, Kálmán Balogh e la sua band, Nicoletta Sanzin. Per il Concerto di chiusura, Il Festival ha commissionato una nuova opera al compositore Nicola Campogrande, il Concerto per violino, corno, pianoforte e orchestra, edito da Breitkopf & Härtel, eseguito in prima assoluta dall’Orchestra della Toscana diretta da Donato Renzetti con solisti Francesca Dego, Martin Owen e Alessandro Taverna.