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DRAGHI REVÈSSI

Archeologia industriale per paesaggi sonori futuristici

Suoni, sguardi, voci di uomini e macchine

 

Enrico Bronzi, violoncello
Francesca Sperandeo, pianoforte

voce recitante e testi poetici di Fabio Franzin
elaborazione artistico-digitale di
Federico Stefani
live painting e quadri di
Giovanni Cesca
musiche di
Mario Pagotto

 

Lo spettacolo nasce da un’idea di Giovanni Cesca e Mario Pagotto e intende offrire la rappresentazione fantasiosa e libera di un mondo suggerito dalle idrovore e dai paesaggi bonificati. Le composizioni musicali di Mario
Pagotto, i dipinti di Giovanni Cesca proiettati sul grande schermo, la lettura dei testi tratti dal poemetto Draghi revèssi e òmini de fango di Fabio Franzin, le animazioni dei quadri elaborate dal visual artist Federico Stefani, daranno vita ad una performance dal forte impatto emozionale, allo scopo di evocare il mondo delle terre bonificate e degli strumenti che ne permettono la conservazione.

Oltre alla presenza del suono elaborato elettronicamente, sarà possibile ascoltare dal vivo la voce del violoncello e del pianoforte grazie alla partecipazione straordinaria di Enrico Bronzi e Francesca Sperandeo.

Draghi revèssi si propone di oltrepassare i confini del visibile, offrendo uno spettacolo che coinvolge gli occhi, le orecchie e l’anima degli spettatori. Un’esperienza nella quale pittura, musica e parole si fondono per trasmettere il miracolo territoriale che emerge dall’interazione tra la natura, la tecnologia e l’umanità che l’ha forgiata e che l’abita. Un invito ad immergersi in questo labirinto sensoriale e a contemplare la bellezza e la potenza della confluente armonia che difende e celebra il nostro prezioso territorio.

 

Biglietto 1 euro. Clicca qui per acquistarlo on line

 

In collaborazione con


Giovanni Cesca, è nato nel 1947 a San Donà di Piave. Ha studiato all’Istituto d’Arte dei Carmini a Venezia e poi all’Accademia di Belle Arti, dove si è diplomato nel 1970. Partito in area surreale e poi informale, Cesca si è impegnato a fondo nello studio delle possibilità espressive del colore, mai, però, visto come strumento fine a se stesso, piegandolo, invece, ad esprimere un sentimento interrogante e sospeso nei confronti della realtà. Partecipa alla vita artistica con più di sessanta personali e varie rassegne nazionali e internazionali. Tra queste, le più significative, sono state tenute a Roma, Milano, Venezia, Firenze, Vienna, Tokyo, Nagoya, Grand, New York, oltre alle personali di Sarajevo, Zara, Zagabria, Amburgo, Rotterdam.

Mario Pagotto, si diploma in Composizione con Alessandro Solbiati e, in seguito, si perfeziona presso l’Accademia Chigiana di Siena e l’Accademia Santa Cecilia di Roma con Franco Donatoni. Ha conseguito, inoltre, anche il Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro, nonchè la laurea al D.A.M.S. di Bologna con una tesi su Igor Stravinskij. Al termine degli studi, inizia la sua attività compositiva affermandosi in concorsi nazionali ed internazionali di composizione. Numerose sue composizioni sono state eseguite da importanti associazioni concertistiche in Italia e all’estero, programmate in festival di musica contemporanea e radiodiffuse da Rai Radio 3, RAICLASSICA e altre emittenti.

Fabio Franzin, è nato nel 1963 a Milano. Inizia a pubblicare poesie a partire dagli anni Duemila con una lunga serie di raccolte, prevalentemente in dialetto. È particolarmente noto e apprezzato per la sua produzione nel dialetto trevigiano parlato nell’area compresa tra Oderzo e Motta di Livenza, località nella quale vive. Questo dialetto, da lui definito “pastoso e terragno, dalle ampie legature vocali”, ha “il suo più insigne predecessore in Romano Pascutto”. È vincitore di numerosi premi letterari a livello nazionale e, numerosi suoi testi, compaiono in numerose riviste e antologie.

Federico Stefani, studia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia Beni Culturali indirizzo TARS e EGART. Frequenta il corso di Cinema Digitale tenuto da Maria Roberta Novielli, con l’obiettivo di realizzare un corto e la sigla per il Ca’ Foscari Short Film Festival. Iniziata l’attività lavorativa da videomaker, collabora con associazioni culturali come il Centro di Documentazione G. Pavanello, associazioni sportive come FISE Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna in collaborazione con testate giornalistiche quali Cavallo Magazine e Dressage.it.

Francesca Sperandeo ha compiuto gli studi musicali presso la Fondazione Musicale “S. Cecilia” di Portogruaro (Ve), sotto la guida del M° Lucrezia De Vecchi, diplomandosi brillantemente al Conservatorio “Pollini” di Padova all’età di 19 anni. Ha seguito corsi di perfezionamento pianistico tenuti dai Maestri G. Lovato e K. Bogino e corsi di musica da camera dei Maestri A. Specchi, B. Baraz, del Trio di Parma e del Trio di Trieste presso la Scuola del “Trio di Trieste” del Collegio del Mondo Unito di Duino. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in diversi concorsi nazionali e internazionali sia come solista che in formazione cameristica. Con il trio Operacento (violino, violoncello e pianoforte) ha registrato un cd per Radio Tre e con il violoncellista Giacomo Grava ha ottenuto anche il Diploma di merito nell’ambito dei Corsi di Alto Perfezionamento Musicale tenuti dai Maestri del “Trio di Trieste”. È stata pianista accompagnatrice della classe di violoncello della Internationale Sommerakademie Universität Mozarteum di Salisburgo. Laureata in Scienze dell’Educazione e in Scienze della Formazione Primaria, è docente di pianoforte al liceo musicale “XXV Aprile” di Portogruaro e presso la Fondazione Musicale “S. Cecilia” di Portogruaro. Suona regolarmente in duo con il marito violoncellista Enrico Bronzi.

Enrico Bronzi. Violoncellista e direttore d’orchestra, è nato a Parma nel 1973. Nel 1990 fonda il Trio di Parma, con il quale ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Europa, USA, Sud America ed Australia. Con tale formazione si è imposto nei concorsi internazionali di Firenze, Melbourne, Lione e Monaco di Baviera, ricevendo peraltro il Premio Abbiati della critica musicale italiana. Dal 2001, in seguito alle affermazioni al Concorso Rostropovich di Parigi e alla vittoria della Paulo Cello Competition di Helsinki, dove riceve anche il Premio per la migliore esecuzione del concerto di Dvorák con la Filarmonica di Helsinki, inizia un’intensa attività solistica. Partecipa regolarmente a numerosi festival internazionali, anche a fianco di grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, Joshua Bell, Quartetto Hagen, la Kremerata Baltica e il Giardino Armonico. Ha suonato come solista sotto la guida di Claudio Abbado, Christoph Eschenbach, Paavo Berglund, Frans Brüggen, Krzysztof Penderecki, Tan Dun, Reinhard Goebel. Ha seguito le lezioni di direzione d’orchestra di Jorma Panula ed è ospite di numerose orchestre sinfoniche e da camera. Dal 2007 è professore all’Universität Mozarteum Salzburg. Enrico Bronzi suona un violoncello Vincenzo Panormo del 1775. È impegnato nella promozione musicale dal 2007, in qualità di Direttore Artistico del Festival di Portogruaro, della Società dei Concerti di Trieste, del Festival Nei Suoni dei Luoghi (Udine). La produzione discografica l’ha portato a ricevere diversi riconoscimenti, tra cui il premio Opus Klassik a Berlino nel 2021. Dal 2018 é il Direttore artistico della Fondazione Perugia Musica Classica, occupandosi della programmazione degli Amici della Musica di Perugia e della Sagra Musicale Umbra e affiancandovi la stretta collaborazione con l’Orchestra da Camera di Perugia.

Dettagli evento

Data: Luglio 23 @ 21:15 - 23:30
Orari: 21:15 - 23:30
Luogo: Portogruaro, Piazzetta della Pescheria
Organizzatore: Fondazione Musicale Santa Cecilia
Indirizzo: Portogruaro, Piazzetta della Pescheria